mercoledì 10 giugno 2009

A scuola di femminilità, indiana.


"Il maschio indiano non nasce volgare", è il motto di Mukul Kesavan, autore del libro satirico The Ugliness of the Indina Male. Tra commedia sul filo del sociale e del costume e tradizioni radicate, la bruttezza della donna indiana viene combattuta a suon di lezioni.
Per quanto moderna, colta ed emancipata, la donna in tutte le società del mondo continua a reggere sulle sue fragili spalle pressioni e incarichi familiari e sociali sempre crescenti. In India, le scuole di addestramento per future spose si sonon incaricate di rendere migliori le donne che potrebbero far sfigurarevil maschio indiano. Le Donna Letizia della Lifelong Learning Academy e della Finishing School di New Delhi raggiungono la perfezione sborsando più di mille euro. Il curriculum che ne esce è di tutto rispetto e include cucina, cucito, preghiera. O così pare: le spose perfette sapranno selezionare vino francese o piatti italiani, sapranno accettare le interferenze dei suoceri e "frenare i loro istinti sessuali" quando necessario.
Il tutto per ridurre l'ego smisurato delle ragazze moderne - dicono. Ma, si usa recitare, la perfezione non si raggiunge. Va ricercata all'infinito.

Giovanna Boglietti

2 commenti:

  1. Addestrare le donne per diventare delle brave mogli mi sembra un gesto poco sensato per non usare altri termini

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  2. Potremmo dire, donne si nasce, non si diventa. Qualche lezioncina di buone maniere forse servirebbe più da noi che in India, più che alle future spose alle ragazze che al matrimonio ancora non ci pensano. Ma questo non per creare dal nulla la natura di una donna (che è sempre presente, in forme diverse) ma per valorizzare e far emergere una femminilità tutta da rispettare.

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