lunedì 10 maggio 2010

E' femmina, è la tivù di genere. Si chiamerà La 5.


Storie di donne, biografie di femministe. Un programma per imparare a cucire, un film commovente da spezzare il cuore. Ancora non possiamo sapere cosa si nasconda dietro alla "Televisione in rosa"; probabilmente tutto ci sarà svelato da mercoledì 12 maggio, quando sarà resa nota la programmazione del nuovo canale digitale di Mediaset, La 5. Un canale free tutto dedicato alle donne, appunto, come aveva annunciato mesi fa Alessandro Salem, il direttore dei contenuti di RTI, che si rivolgerà a un pubblico femminile fra i 15 ed i 40 anni.

“La5 – aveva spiegato a suo tempo Salem, durante la Quinta Conferenza della TV Digitale Terrestre - non si limiterà a ritrasmettere i contenuti della rete ammiraglia Canale 5, ma avrà una programmazione che raccoglierà tutti i generi, organizzati e programmati per intercettare il target rosa. Dunque spazio a film e telefilm, ma anche a spin-off di grandi blockbuster come il Grande Fratello. E da settembre arriveranno le produzioni originali, fatte ad hoc per questa rete”.

Tra i testimonial di La5 spiccano alcune fra le figure femminili più note di Mediaset: Silvia Toffanin, Alessia Marcuzzi, le Veline, Geppi Gucciari. Tra di loro, un solo uomo, Marco Carta, scelto come volto di questo nuovo canale perché molto amato dalle ragazzine.

Le novità non sembrano finire qui: indiscrezioni da Cologno Monzese vorrebbero in arrivo una rete televisiva direttamente su Facebook, il social network con più di 16 milioni di italiani iscritti. Per ora, alla Telvisione in rosa è dedicata solo una pagina (e qualche spot video su Canale 5). Le reazioni che vi si leggono ,accompagnando a poche ore l'apertura del canale, sono tra le più disparate. C'è chi, tra le donne, si dice soddisfatta e scherza: "Finalmente una proposta televisiva che va incontro ai gusti delle ragazze", altre assicurano che dal Piemonte alla Sicilia la ricezione del canale è assicurata, ci sono anche uomini che aspettano l'ufficializzazione dei programmi.

Le critiche al momento opportuno. La prima domanda però sorge spontanea: c'è davvero bisogno di una proposta televisiva di genere, che separa gusti e proposte a seconda dei sessi? E la seconda domanda segue a ruota: Che tipo di programmi saranno proposti su La 5? Il rosa non è l'unico colore della femminilità, le donne sanno usare tavolozze ricche e piene di sfumature. Si occupano di famiglia, ma sono anche esperte di finanza. Scrivono poesie; eppure, firmano saggi di politica. Insomma sono donne, e molto di più.

Giovanna Boglietti


3 commenti:

  1. "Tra di loro, un solo uomo, Marco Carta": ciò mi preoccupa!!!

    Ce n'era bisogno di un canale "nuovo"???

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  2. nuovo e soprattutto di genere, aggiungerei!

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  3. un pò come la rai che tra poco cambia logo...Nuovo logo, vecchia spazzatura...
    La 5? la tv per le donne?più femminile?mi pare che ci siano innumerevoli canali che possono soddisfare qualsiasi interesse,maschile e femminile...

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