mercoledì 29 settembre 2010

L'orda di oggi...

i ratti frontalieri


"Quando gli albanesi eravamo noi, era solo ieri"

"L'Orda". Tra i libri del giornalista Gian Antonio Stella, questo è quello che più mi ha colpita, perché capace di smuovere con la sola parola le coscienze sonnolenti. Si parlava di un passato, l'emigrazione italiana, contrapposto a un oggi che ha trasformato gli italiani da vittime a giudici. Ma i serafici svizzeri ci ricordano che non è così: ci hanno giudicato, come sempre come tanti. Eppure, quel che è peggio, ci hanno paragonati a "ratti" affamati di lavoro (leggi l'articolo di Repubblica.it). Topi ciccioni che si chiamano Fabrizio (il ratto manovale) e Giulio (il roditore avvocato), e Bodgan. Bodgan, perché oltre agli italiani gli indesiderati sono anche i romeni (vedi il sito "Bala i ratt"). Romeni: nell'immaginario tanto vicini agli albanesi, quelli del titolo del libro di denuncia di Stella. I curatori del sito che accompagna la campagna, diffusasi su Facebook e poi fattasi pubblicità, dicono di non essere contro i 45mila frontalieri che varcano il confine ogni giorno, ma di voler proseguire la loro battaglia per garantire una tutela agli svizzeri (Verbanianews). Niente da dire, ma se così fosse i ratti se li sarebbero potuti evitare. Non fosse altro perché si tratta di lavoratori, stretti in una polemica che dura da tempo. A dimostrazione che vittime e giudici sono titoli opposti quanto sovrapponibili. Nei secoli dei secoli e in ogni dove: "... l'orda di ieri".



2 commenti:

  1. mio padre ha lavorato in svizzera negli anni 60 per qualche mese,fino a quando non è stato chiamato per il militare a velletri...era un giorno fantastico per lui!!!!significava andare in una realtà per lui migliore,lontano dalla famiglia e da una nazione che vedeva gli italiani come noi oggi vediamo le persone dell'est europeo o nordafrica...dall'esempio che ho in famiglia,non mi sento di dare del ratto a gente così (tranne a chi non si rimbocca le maniche)

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  2. caro L., hai ragione. I lavoratori portano comunque produttività e maggiore benessere. I frontalieri sarebbero risorse italiane, ma che il nostro Paese non riesce a inglobare nel modo adatto. E a proposito di globo, in ogni angolo di mondo c'è qualcosa che sempre mette in discussione la fattibilità della famosa "globalizzazione". Che se non economica, di certo non è morale.

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