lunedì 8 giugno 2009

Lynn Barber, la giornalista che sbuccia le bugie.



My harsh lesson in love and life

Le memorie di Lynn Barber impresse su pellicola. La sua "dura lezione d'amore e di vita" trasposta in un film da Carey Mulligan e Rosamunde Pike.

(The Guardian)


Aveva 16 anni, Lynn Barber, quando incontrò Simon Goldman alla fermata dell'autobus. Era il 1960. Lui le offrì un passaggio, sporgendo la testa dal finestrino della sua Bristol, un grosso sigaro in bocca. Simon aveva 27 anni, era nato in Israele.

Poche notizie, nessun numero di telefono, nessun indirizzo. Tanti appartamenti di sua proprietà, altrettante stanze per viaggi attorno al mondo.

Simon chiese a Lynn di sposarlo. Pronto per la bigamia. E la vita di Lynn restò appesa per sempre a una bugia.

"I learned not to trust people; I learned not to believe what they say but to watch what they do; I learned to suspect that anyone and everyone is capable of "living a lie". I came to believe that other people - even when you think you know them well - are ultimately unknowable".
Ho imparato a non riporre fiducia nelle persone, a non credere a quello che le persone dicono, ma a stare a guardare ciò che fanno; ho imparato ad avere il sospetto che tutti e nessuno siano capaci di "vivere una bugia". Sono arrivata a credere che le altre persone - anche quando pensi di conoscerle bene - sono inconoscibili fino in fondo.
"Learning all this was a good basis for my subsequent career as an interviewer, but not, I think, for life. It made me too wary, too cautious, too ungiving. I was damaged by my education".
Imparare tutto questo è stato una buona base per la mia carriera seguente di intervistatrice, ma non per la mia vita. Mi ha resa troppo cauta, troppo chiusa. Sono stata danneggiata dalla mia esperienza".

Giovanna Boglietti

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