I loro nomi e i loro visi sono stampati su tutti i giornali. Le loro fotografie, momenti privati e sereni, circolano su internet. Commenti ai blog le commemorano e gli ospiti in televisione scuotono la testa e ripetono che la violenza va fermata.
Meno di una settimana fa, si piangevano Maria e Sonia, una residente a Chieri in Piemonte l’altra in Lombardia, uccise dal loro ex lo stesso uomo, pluricondannato per stalking e mai fermato. In questi giorni, a Novara, non si parla che dell’uccisione di Simona, avvenuta addirittura per mano di un Carabiniere, che aveva una storia e un figlio con un’altra donna ma non voleva rinunciare a lei.
Coltellate, colpi di pistola; poi tutto finisce e a farne le spese sono loro, quei visi sereni di donna. Quante volte Maria e Sonia si saranno chieste: “Cosa posso fare, chi mi aiuterà a uscire da questo incubo?”. Non c’è risposta alla loro domanda. Le forze dell’ordine sembrano legate dalla prassi, le associazioni urlano inascoltate, i politici maschi (unici decisionisti) non concretizzano.
Il 2 giugno 2010 – pochi giorni dopo la loro triste fine –
“I maltrattamenti cui viene sottoposta una donna che ha un forte temperamento non sono percepiti in quanto tali e dunque non costituiscono reato. Di conseguenza il fatto non sussiste”
L’uomo che ha beneficiato delle sentenza ha alle spalle una doppia condanna per maltrattamenti in famiglia. Si chiama Sandro, vive a Livigno in Lombardia. Sia il Tribunale di Sondrio che successivamente
Roberta avrà reagito. Non le avrà volute ricevere, tutte quelle "carezze". Deve pagare per il suo temperamento, per legittima difesa?
Secondo
Inoltre,
E vissero felici a contenti, in Cassazione, però. Solo in Cassazione: Sandro non sconterà neanche un giorno, anzi tornerà a casa e chissà che non riprenda le cattive abitudini, se sua moglie non sarà già scappata lontano. Roberta, come ogni femmina, doveva subire. Nei secoli dei secoli, questa è stata la sola sentenza tangibile in materia di tutela della donne.
Giovanna Boglietti
Forse è il caldo,ma questa escalation di gravi avvenimenti preoccupa...
RispondiEliminasarà che ho un carattere diverso,e se venissi mai lasciato non perderei la testa,dato che mi voglio troppo bene per arrivare ad un autolesionismo e ad essere lesionista...dico:è finita...boh basta me ne trovo un'altra.
ad ogni modo questa sentenza è tale da farmi schifare...
Grazie L. Il problema si fa complesso. Una volta si credeva nelle istituzioni, si minacciava di chiamare le forze dell'ordine o di arrivare davanti a un giudice. E adesso? Adesso si rischia di favorire la violenza con la legge!
RispondiEliminaSiamo talmente immersi nella violenza che ci si permette di classificarla in atti minori e più gravi! Dopo il dibattito sui jeans e lo stupro, adesso entra in ballo il carattere forte. Ma ciò che conta non è la reazione di una donna, quando è la forza fisica di un uomo la cosa che fa la differenza!