Le affezionate scarpe da ginnastica ai piedi, Linus arriva correndo. È lui l’ospite dell’incontro La memoria della radio. Lo accoglie Fabio Giudice, giornalista e conduttore radiofonico. Linus, voce storica delle frequenze radio d’Italia, si presenta, scherzando, come un corridore di professione, che ha scoperto la passione per la maratona da dieci anni. “Oscar Wilde diceva che i fiori marciscono in fretta – inizia Giudice – Premesso che sono stati inventati i podcast, che rapporto ha la radio con la memoria, tema del Salone di quest’anno?”. Linus prima risponde serio, poi si concede una battuta: “La radio è come un’onda che prende e riporta quel che raccoglie sul bagnasciuga. Io vivo la memoria come parte integrante del mio lavoro, quando non si trasmette mi manca e nel mio quotidiano memorizzo tutto ciò che vedo e che mi capita, per trovare l’ispirazione. Sono poetico oggi, come Mourinho. Ieri tra l’altro sono stato allo stadio a vedere la Juve e, preso dallo sconforto, sono scappato prima del secondo tempo. Poco fa una ragazza mi dice di essere tifosa del Toro e io mi sono ridotto a dirle: beata te!”. Linus procede di battuta in battuta. Ma come fa a mantenere il sorriso in radio, anche quando è triste o preoccupato? “Per il 50 per cento è mestiere, l’altra metà è l’affiatamento con il mio gruppo, con cui passo tutta la giornata – spiega il dj – Dover riflettere sulle notizie del giorno e pensare ai programmi permette di resettare i pensieri; in diretta poi cado in trance, parlo e penso già a quel che dirò dopo”. Forma e sostanza come si conciliano in radio? “La forma delle radio è cambiata – continua Linus – Radio Deejay propone un genere aggressivo e invasivo, che ha fatto della musica la colonna sonora per l’intrattenimento. I nostri conduttori non devono essere dj e sono magari meno esperti di musica, ma non si chiede questo alla Pina o al Trio Medusa. La missione è intrattenere, parlare, avere idee”. Radio Deejay ha rivoluzionato la conduzione, con presentatori in coppia, ma Linus ammette che i libri in radio non incontrano l’apprezzamento del pubblico. Una ragazza si dice “delusa” di questa scarsa attenzione alla letteratura. Linus risponde: “I nostri 5 milioni di ascoltatori chiedono intrattenimento, questo è il nostro scopo. Una volta me ne occupavo con Daria Bignardi, poi lei non ha più continuato ed non abbiamo trovato nessun altro in grado di trattare l’argomento in modo adatto al mezzo radiofonico”. Linus ama i libri? “Leggo alla sera, anche se ho poco tempo. Riesco a finire uno o due romanzi al mese. Ci provo coi miei figli, ma è molto difficile invogliarli a lasciare i videogiochi. Però ho scritto tre libri e l’ultimo, E qualcosa rimane (Mondadori), è uscito due anni fa: è stato un lavoro molto intenso, sono orgoglioso di quel romanzo”. Arena Bookstock, ore 13, domenica 16 maggio 2010 Giovanna Boglietti |
domenica 16 maggio 2010
Salone del Libro, Torino 2010: giorno quarto.
Domenica 16 Maggio 2010 16:53
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molte persone scelgono radio jukebox perchè c'è solo musica...anzi mezza torino è sintonizzata su questa stazione radio...molta gente chiede questo:musica!
RispondiEliminaa me sinceramente non dispiace l'intrattenimento...e radio deejay effettivamente ha il suo perchè
Forza juve sempre :D
sì, sono gusti. personalmente mi sono chiesta cosa abbiano pensato gli amanti dei libri dell'intervento a cui hanno assistito...
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