Tre giornalisti sollevati dall'incarico di conduttori al Tg1, dove la situazione "non è più tollerabile" e richiede un intervento di Garimberti a garanzia di chi lavora in Rai. Lo dichiarano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai.
"Ormai è evidente che al Tg1 è in corso una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore - dichiarano -. La settimana scorsa era toccato al caporedattore Massimo de Strobel, oggi Minzolini ha annunciato al comitato di redazione che sono stati sollevati dal loro incarico di conduttore Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, tutti professionisti che hanno contribuito a scrivere la storia di quella che un tempo è stata la più importante testata televisiva".
"Avevamo chiesto al direttore generale di fermare il disegno di annientamento dei valori, delle culture e delle autonomia professionali portato avanti con determinazione stalinista dal direttore del TG1 e pertanto lo riteniamo corresponsabile di
queste decisioni. Al presidente - concludono - chiediamo un intervento a garanzia e in difesa di tutti coloro che in questa azienda hanno lavorato e lavorano con professionalità, serietà ed apprezzamento generale. Quanto sta avvenendo al TG1 è il segno di un'arroganza che calpesta regole aziendali e dignità personali e per questo non è più tollerabile: non è in gioco soltanto la credibilità di quella testata ma dell'intero servizio pubblico".
(L'Unità, 31 marzo 2010)
purtroppo non è un pesce d'aprile come speravo che fosse...
RispondiEliminasono deluso
Per farsi bella, ormai la Gruber intervista porci e cani addirittura me
RispondiEliminacaro L. non non è un pesce d'aprile, ma sono orgogliosa che qualcuno difenda la libertà di pensiero, ora che la libera informazione viene messa in discussione come un vezzo, privo di utilità! e poi, sono donne quelle giornaliste, è proprio una battaglia che dovranno condurre loro...
RispondiEliminacaro Wolferle, il detto "cani e porci" si addice al giornalismo, che non ha la pretesa di toccare solo le alte sfere. il buon giornalista è quello che consuma la suola delle scarpe, che vive nei bassifondi, con i problemi comuni. col tempo questa visione è cambiata, ma c'è chi la apprezza ancora!
RispondiEliminasi intervista chiunque, se questa persona ha una storia da raccontare.
e Lilli Gruber è stata una professionista capace di lasciare il video e di anticipare i tempi bui del Tg1. brava lo è, bella poi è dire poco!