martedì 9 marzo 2010

Ridateci le amanti

E ora, per favore, ridateci almeno le amanti, quelle capaci di far perdere la testa agli uomini del potere. Di farli camminare sui tetti di notte, come le leggende raccontano di Bettino Craxi, o scrivere appassionate lettere del tono di quelle inviate da Benito Mussolini a Claretta Petacci.

Soltanto questo chiedo all’8 marzo che è andato, e non mi sembra di macchiarmi di bacchettonismo o di vetero-femminismo. Anche quest’anno si è provato a festeggiare una Donna, ma nessuno sa più quale. In nome di non è ben chiaro che cosa, si sono chieste mimose, manifestazioni, piazze gremite. Persino uno sciopero della categoria. Forse per far vedere quante siamo: come gli immigrati una settimana fa.

Io chiedo che nelle stanze del potere ritornino almeno loro, le amanti. Voglio di nuovo la Donna del Capo. Anni ed anni di femminismo spesi a lottare contro questa figura considerata eretica. Era la subalterna, quella che aspettava il Lui di turno, e lo svagava nei rari momenti liberi concessi a un leader. Orrore, si è sempre pensato. Che cosa ne è delle rivendicazioni e dei diritti, o dell'affermazione della nostra personalità se siamo delle semplici amanti?

Errore, dico io, ora che abbiamo una classe politica che è stata così cortese da dare ragione alle donne. Tenetevi le amanti, non sappiamo che farcene, troppo impegnative, hanno detto. Molto meglio un'ora con una, tre quarti d’ora con un'altra: almeno finché da qualche parte si troveranno soldi a sufficienza per comprarle. E con estrema disinvoltura si sono liberati di noi che il sesso non l'abbiamo mai considerato una merce.

Errore, sì. Come possiamo fidarci di uomini che si circondano di donne che hanno soltanto un ruolo riproduttivo-ricreativo? Che senso ha sperare che nelle stanze del potere degli enti o delle aziende - o di qualsiasi apparato politico, economico, amministrativo - appaia una di noi se le uniche funzioni riconosciute sono quelle di far figli o dare una pausa di piacere sessuale? Che società costruiranno persone che riducono il sesso ad una pulsione da soddisfare indipendentemente dalla bambola che hanno a tiro? Quali sfide potranno far vincere al loro Paese leaders che imboccano le scorciatoie anche nei rapporti con donne e trans, preferendo acquistarle, un tanto a prestazione? E che uomini sono quelli che vivono senza amore?

Pensate che tra Claretta Petacci e Benito Mussolini esistesse solo una storia di letto? O che Nilde Iotti e Palmiro Togliatti abbiano sfidato la gogna di una relazione clandestina durata anni soltanto per un po' di piacere sessuale? O che Bettino Craxi affrontasse litigi e capricci di Anja Pieroni o di Patrizia Caselli, esclusivamente per la loro avvenenza? E pensate che tutti e tre - Mussolini, Togliatti o Craxi - nutrissero meno rispetto per le loro donne di quello suggerito dalle cronache degli ultimi mesi?

Io no, e quindi, per favore, vi pregherei di ridarci almeno le amanti, quelle capaci di far perdere la testa agli uomini di potere. E di ricordare loro che esiste l'amore: per noi donne l'unico sentimento per cui vale la pena smuovere anche le montagne.


(Flavia Amabile - La Stampa)

2 commenti:

  1. almeno il sentimento c'era...anche se poteva essere "diviso"...almeno vi era la base di un sentimento, e pure reciproco!

    almeno erano donne con sentimenti,almeno gli uomini avevano non solo una pulsione...

    rimane però un discorso del tipo: tra tante cose peggiori,questa è la meno peggio...salviamola!meglio che niente!

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  2. sembra paradossale, ma è proprio così. gli uomini forse sono cambiati poco nella loro semplicità, sonole donne che dovrebbero avere consapevolezza di cosa sia dignitoso, in questo stanno cambiando troppo...

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