Donne sì, ma con pari diritti: sembra una sfida impossibile, in una Italia in cui anche il corpo della Croce Rossa sta subendo una metamorfosi estetica. Si veda "Il cavaliere fa il miracolo delle crocerossine" Tre anni dopo le infermiere di Prodi, articolo apparso su "Libero" il 9 giugno 2010.
Crocerossine a parte, per le donne resta la necessità di imporsi nel mondo del lavoro attraverso un progetto strutturato. Sul sito del Comitato Pari o Dispare sono elencati gruppi di lavoro nati per coprire qualunque ambito: progetti speciali, lavoro e welfare (armonizzazione lavoro, donne e leadership), media e stereotipi (Osservatorio nell'area media).
"Siamo consapevoli che i territori esterni al mondo della casalinghitudine e della famiglia sono territori definiti, classificati, regolati dal genere maschile nel quale veniamo considerate, definite classificate visitatrici, ospiti, tollerate, ma mai padrone e dominae?"
Questa è una delle rivendicazioni dei gruppi di lavoro del Comitato. Lavoro al quale non partecipano solo professioniste o esperte della comunicazione, ma che può essere seguito e rafforzato da tutte le donne che si identificano nella causa (e come non riuscirci?).
Per saperne di più, rimando al video di presentazione pubblicato sul sito de "Il corpo delle donne":
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=2947
E al sito ufficiale del Comitato Pari o Dispare:
http://www.pariodispare.org/index.php.
Giovanna Boglietti
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